Parole in circolo: secondo incontro con l’autore Pietro Barbareschi

vivaldi

Sabato 13 gennaio si terrà il secondo appuntamento della quinta edizione di Storia, musica e parole in circolo, rassegna di incontri divulgativi di argomento storico-musicologico organizzata dalla Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, a latere della stagione concertistica e curata da Silvia Paparelli. In tale occasione verrà presentato il romanzo “L’ultima copia. Un viaggio musicale nell’Europa del Settecento” di Piero Barbareschi (ed. Zecchini). Sarà presente l’autore. Il romanzo è l’avvincente storia di un anziano copista nel suo viaggio di ritorno a Venezia, sua città natale. Escludendo il protagonista, tutti i personaggi sono reali e le vicende ricostruite realmente avvenute: un modo accattivante e di sicura presa di portare il lettore a contatto con i grandi della cultura Settecentesca, non solo musicale (da Bach a Vivaldi, da Goldoni a Metastasio).

L’appuntamento per la conferenza è per le ore 17.30 presso all’Auditorium di Santa Cecilia di Perugia L’ingresso è gratuito.

La trama

Autunno 1772. Un anziano copista musicale, Agostino Busetto, è costretto a fermarsi in una locanda di montagna durante il viaggio di ritorno verso Venezia, sua città natale. Durante un lungo dialogo con il proprietario, ripercorre le tappe della sua vita e della sua carriera, consentendo al lettore di scoprire e immergersi nell’affascinante mondo musicale dell’Europa del XVIII secolo. Escludendo il protagonista tutti i personaggi sono reali e le vicende realmente avvenute nella cronologia descritta nella narrazione. Oltre a nomi celeberrimi come Bach, Haendel, Vivaldi, Porpora, Galuppi, Goldoni, Farinelli che insieme a molti altri Busetto avrà la fortuna di incontrare, un altro personaggio realmente esistito compare inaspettato durante la narrazione condizionando la vita e le azioni del copista: Jan Dismas Zelenka. Autore ancora oggi troppo poco valorizzato, rappresenta con la sua musica straordinaria e la vita ammantata da un alone di mistero un tipico esempio di un musicista geniale che non riuscì a dominare e contrastare gli spietati meccanismi che, allora come oggi, regolavano e condizionavano la carriera e la fama degli artisti, nel suo caso esasperati a tal punto da provocare un totale ed ancora oggi inspiegabile oblio per quasi 200 anni.

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